I SEGRETI DEL LINGUAGGIO DEL CORPO E DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE
Quando ci troviamo a comunicare con altre persone, pensiamo di trasmettere i nostri pensieri e i nostri stati d'animo in base alle parole che pronunciamo, ma questo non è del tutto vero. Che lo si voglia o meno, è impossibile non comunicare. Possiamo evitare di scambiare delle parole, di incrociare gli sguardi o di tenerci a distanza dall'altro, ma già questi sono dei messaggi.
Gesti, atteggiamenti corporei ed espressioni del volto rivelano molto di noi stessi, forse più di quanto vorremmo. Non si comunica solamente con le parole: il linguaggio del corpo può svelarci molti aspetti interessanti per conoscere meglio noi stessi e gli altri. E' la forma più potente di comunicazione.
Molte persone non si rendono conto di quanto la loro comunicazione sia fortemente compromessa da tutta una serie di messaggi non verbali negativi che inviano agli altri inconsapevolmente. A. Meharabian, famoso psicologo statunitense, attraverso gli studi da lui condotti ha dimostrato che solo il 7 % di ciò che comunichiamo passa attraverso i contenuti. Il 38 % arriva ai nostri interlocutori attraverso la comunicazione paraverbale ad esempio in base a come utilizziamo la voce (intonazione, velocità, modulazione, pause, ritmo, ecc.).Ben il 55% passa attraverso il linguaggio del corpo, la cosiddetta comunicazione non verbale (gesti, espressioni del viso, postura, movimenti del corpo, ecc.)
Tutti noi usiamo il linguaggio del corpo e lo facciamo per oltre il 90% inconsciamente. Comunichiamo con il corpo in ogni istante della nostra vita, persino quando dormiamo in base alla posizione che assumiamo. Se la comunicazione non verbale è davvero così importante perché non consideriamo quanto possa servirci per raggiungere i nostri obiettivi, in campo personale, affettivo e professionale?
Il 70% dell'impressione che suscitiamo sugli altri viene proprio da lì!Nel primo minuto di interazione con un'altra persona il nostro corpo può emettere fino a 10.000 messaggi, quasi del tutto inconsapevolmente.Gli esperti di questo settore ritengono addirittura che i primi 7-8 secondi siano i più importanti a livello di impatto.In quasi il 90% dei casi, la prima impressione si trasforma in giudizio definitivo. Quindi, se nei primi secondi avete suscitato una buona impressione sul vostro interlocutore, ci sono buone probabilità che si trasformi in giudizio definitivo. Ovviamente, purtroppo, vale anche il contrario. Il minimo gesto, come ad esempio il modo in cui stiamo in piedi o entriamo in una stanza, può rivelare moltissimo sul nostro livello di sicurezza, autostima e credibilità. In pratica, possiamo mentire con le parole, ma non con il corpo.
Per migliorare la percezione che le persone hanno di noi, la PNL - Programmazione Neuro Linguistica - ci insegna anche a utilizzare fin dai primi istanti il rispecchiamento, una tecnica che consiste nell'imitare i movimenti degli altri, ai fini di sintonizzarsi sulla loro stessa "lunghezza d’onda", senza che se ne rendano conto.Il rispecchiamento (o ricalco) potrebbe sembrare una cosa artificiosa, ma in realtà non lo è, perché noi tutti, inconsciamente, utilizziamo sempre questa tecnica quando interagiamo con le altre persone. Provate a pensare a come comunichiamo quando dobbiamo interagire con un bambino.
Quasi sempre ci abbassiamo (per metterci al suo livello) e utilizziamo una "vocina" sottile per parlare con lui. Tutto ciò è il frutto del nostro inconscio che ci spinge ad assomigliare (rispecchiamento) all'interlocutore di riferimento, comunicando in modo simile al suo e aiutandoci ad entrare più in sintonia sul piano dell'empatia.
IL LINGUAGGIO DEL CORPO NEL COLLOQUIO DI LAVORO
Utilizzare un linguaggio del corpo che ci valorizza, può essere di grande aiuto anche durante un colloquio per la ricerca di un lavoro.Avere un curriculum completo e dettagliato, un abbigliamento sobrio ed essere preparati può non essere sufficiente per ottenere un posto di lavoro, soprattutto in caso di numerose candidature, mentre rappresenta un valore aggiunto mostrarsi rilassati e a proprio agio. Oltre il 70% dei selezionatori afferma di essere favorevolmente colpito dai candidati che mostrano di essere calmi e sicuri di sé durante un colloquio.
Quali sono le cose che colpiscono in particolare i selezionatori?
Il 94% valuta positivamente i candidati che mantengono un contatto oculare costante e rilassato, poiché determina attenzione e concentrazione, mentre l’80% presta attenzione alla postura dell’intervistato, in particolare se siede compostamente ed evita di muoversi continuamente e bruscamente. Un comportamento opposto durante un colloquio può evidenziare ansia e insicurezza e convincere il datore di lavoro di non essere in grado di affrontare situazioni lavorative stressanti.
Ecco tre consigli molto utili da utilizzare in questi casi:
- Attenzione al saluto iniziale
I primi 30 secondi di ogni primo incontro sono fondamentali per fare un'ottima prima impressione, come abbiamo già detto. Le prime cose che il selezionatore noterà saranno il vostro sguardo, il vostro sorriso e il vostro modo di stringere la mano. Porgetela solo dopo che il vostro interlocutore abbia preso l'iniziativa. Stringetela in modo deciso e sicuro, ma senza esagerare .
- Esprimete calma e sicurezza
È bene muoversi lentamente, evitando di gesticolare troppo, chiaro segnale di ansia e agitazione. Invece di agitare continuamente le mani mentre stai parlando, prova ad usare i gesti delle mani per enfatizzare quello che stai dicendo: questo ti farà apparire più sicuro in quello che stai dicendo e sembrerai più spontaneo.
- Cercate di non incrociare le braccia.
Potreste trasmettere chiusura e disagio. Le braccia possono essere viste come la porta d’ingresso del corpo e del sé. Anche se non tutte le volte che incroci le braccia lo fai per chiusura, ricorda che quando sono incrociate possono rappresentare uno scudo difensivo che tiene fuori il resto del mondo.
- Contatto oculare positivo e sorriso amichevole
Mantenete il contatto visivo con l’interlocutore, indice di attenzione e concentrazione; ascoltate e mostrate un sorriso naturale, non tirato. Guardate negli occhi il vostro interlocutore in modo rilassato per tutto il tempo del colloquio.
- Evitate di dondolare le gambe.
Della nostra comunicazione non verbale le gambe sono la parte del corpo più difficile da controllare consciamente Tendiamo a muovere le gambe molto più del normale quando siamo nervosi, stressati o agitati. Il messaggio che stai mandando quando agiti ritmicamente le gambe è chiaro, “sono in ansia e non riesco a stare fermo”. Quindi la cosa migliore che puoi fare e di tenerle il possibile immobili specialmente negli incontri lavorativi.
In conclusione ricorda quindi che quello che dici è molto meno importante di come lo dici. E che quando parli con le persone la tua comunicazione non verbale influenza fortemente ciò che susciti negli altri.Possiamo fare assumere alla stessa frase significati diversi semplicemente accompagnandoli con un linguaggio del corpo differente. Attraverso la mimica facciale, i gesti, le posture, attraverso la comunicazione paraverbale e altri particolari possiamo trasmettere sicurezza, fiducia e autorevolezza oppure insicurezza, sospetto e paura. Tutto questo avviene prevalentemente al di sotto della consapevolezza dell’interlocutore.
Il linguaggio non verbale è una forma di comunicazione molto potente che viene decodificata a livello inconscio e proprio per questo non dovrebbe essere sottovalutata o ignorata.
Fonti: Pacori M. (2007). I segreti della comunicazione, Edizioni De Vecchi.Bonaiuto, M., Maricchiolo, F. (2009). La comunicazione non verbale. Roma, Carocci.
Profilo Facebook: Angela Merangoli - Psicologa clinica
Pagina: Psicologa Angela Merangoli
Servizi Personal
Seguici su Facebook!
No Comments