Vivere il “Cheat Meal”: serenità is the key
Riguardo al topic “cheat meal” si sentono e leggono cinquantamila opinioni diverse: c'è chi sostiene che sia fondamentale e chi inutile, chi dà consigli su “come arrivarci” e chi sul “come rimediare al danno”, articoli su come fronteggiare i sensi di colpa e altri sul come “resistere alle tentazioni”… ma, come sempre, tutto è il contrario di tutto.
Personalmente quando penso allo sgarro correlato a queste argomentazioni, credo che si perda il focus fondamentale, ovvero: cos’è e cosa significa per te il cheat meal?
Premesse: sono la prima a sostenere che sia inutile stare a stecchetto tutta la settimana in “bro style”, quando gli unici alimenti esistenti sono pollo, merluzzo, broccoli e FORSE riso, ma con l'ombra ingombrante e fissa dell'idea “tanto poi ho il pasto libero”. Questo è assolutamente assurdo, perché c’è chi davvero arriva a consumare in quel pasto una quantità disumana di calorie, ingurgitando qualunque cosa si trovi davanti eh beh sì, effettivamente vanificando un po’ il regime della settimana.
Ma è altrettanto malsano chi sostiene di “non sentire il bisogno di sgarrare” per poi finire col tagliarsi fuori da tutte le situazioni sociali positive e di compagnia in cui potrebbe trovarsi. Ricordiamoci che la vita è TANTO ALTRO oltre al body building.
Eccezion fatta per chi ovviamente è in stagione di gare, e in tal caso ovviamente anche l’aria che si respira è tenuta in considerazione, credo che il “pasto libero” sia un’occasione per “uscire”: in senso stretto e anche un po’ dai nostri schemi.
Non capisco il motivo di privarsi dell’avere accanto le persone a cui teniamo e goderci un pasto in loro compagnia. Non significa sfondarsi di tutto ciò che ci si trova davanti: si può scegliere “qualcosa di sano” o fare uno strappo alla regola concenendoci qualche alimento che solitamente non mangeremmo.
STARE IN COMPAGNIA E PROVARE PIACERE NELLA CONDIVISIONE.
Questo è per me il pasto libero. Via i sensi di colpa, se non ci si abbuffa non ce n’è bisogno. E per chi invece se ne priva: basta, unitevi agli altri! Alla fine se siete sempre ligi, noterete che poi così male non fa… anzi 😉
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Appassionata di Fitness&BodyBuilding: Beatrice Costantino (studente in medicina)
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