Il ruolo extraglicemico dell’insulina, nella composizione corporea
Premetto che non sono amante dei "papponi" scientifici e noiosi, ma questa volta ho dovuto necessariamente ricorrere ad un approccio di questo tipo. Ho cercato di riassumere molto, evitare formule e nomi "strani" arrivando subito al nocciolo della questione. Ovviamente le varie affermazioni sono correlate a riferimenti scientifici nel caso qualcuno di voi volesse in seguito approfondirle. Buona lettura.
L'insulina fa inGRAssare o fa inGROssare?
Per anni è stato attribuito a questo ormone un ruolo importante nell'accumulo adiposo, ed in buona parte a ragione. Recentemente, tramite la divulgazione di settore, abbiamo chiarito che non è proprio così, anche se l'eccessiva semplificazione di meccanismi complessi ha portato a fraintendere nuovamente la questione, stavolta nella direzione opposta. Oggi sappiamo tutti che il bilancio calorico la fa da padrone e che, instaurato il deficit calorico, il peso probabilmente inizierà a scendere (salvo particolari dismetabolismi o disfunzioni tiroidee). Voglio ricordare, per onor di cronaca, che perdere peso non significa necessariamente dimagrire. L'insulina è stato dimostrato in vivo essere capace di aumentare la termogenesi (effetto più marcato nell'uomo rispetto che nella donna) in soggetti con una buona sensibilità insulinica. Tale effetto è notevolmente ridotto invece in pazienti insulino-resistenti (1). L'insulina è anche capace (sempre su soggetti insulino-sensibili) di ridurre il tournover proteico, con un evidente effetto di risparmio proteico. Ma allora? Dove sta l'inghippo? La sensibilità insulinica è molto soggettiva. La stessa sensibilità dei vari tessuti può essere relativamente dissimile. Il tessuto adiposo viscerale ad esempio risulta avere una sensibilità insulinica più marcata rispetto al tessuto adiposo sottocutaneo. Ma entriamo nel merito....
Gli effetti dell'insulina sul metabolismo proteico e lipidico
Si è visto come l'effetto di riduzione della proteolisi (2-3-4) sia correlato all'insulina, ma si è visto anche come, in soggetti insulino-resistenti, tale fenomeno non solo sia ridotto, ma addirittura incrementato (maggiore degradazione proteica) (5). È altresì evidente il ruolo dell'insulina nell'inibizione della degradazione lipidica e nell'aumento della liposintesi con effetto dose-dipendente (6-7). Concludendo, se è vero che in persone con alta sensibilità insulinica si può riscontrare, per effetto dell'innalzamento di tale ormone, una diminuzione della proteolisi ed un effetto termogenico, d'altro canto è vero anche che il perdurarsi di alte concentrazioni, con il probabile instaurarsi di insulino-resistenza, porterà ad un'aumentata proteolisi e ad un aumentato effetto lipogenetico (soprattutto a carico del grasso viscerale, che concorre alla patogenesi di malattie metaboliche più o meno gravi).
Testosterone ed insulina
Un'elevata circonferenza addominale (con tipico accumulo di tipo androide) è correlata spesso ad un abbassamento dei livelli di testosterone totale e libero circolante. I motivi sostanzialmente sono due, uno legato all'organo adiposo e l'altro legato all'insulina. Il primo effetto, a discapito del testosterone totale, è causato probabilmente da un'aumentata attività aromatasica. L'aromatasi è l'enzima che nell'uomo converte il testosterone in estrogeno. Si avrà così un abbassamento dei livelli di testosterone totale ed un probabile innalzamento di estradiolo. L'effetto sul testosterone libero invece è ipotizzato poter essere correlato all'innalzamento insulino-dipendente dei livelli di albumina (8), proteina legante (seppur debolmente, al contrario delle SHBG), il testosterone.
In questo caso il quadro che si andrà ad evidenziare potrebbe essere il seguente:
- Testosterone totale: inferiore o invariato
- Testosterone libero: diminuito
- Testosterone biodisponibile: inferiore o invariato (dipende se ci sono state o meno variazioni sul totale)
Ricordo per i non addetti ai lavori che il testosterone biodisponibile è la quantità di testosterone non legata alle SHBG, quindi la somma tra testosterone libero e testosterone legato all'albumina.
Cali di testosterone libero portano con sé evidenti cali di proteosintesi, un'aumentata proteolisi ed un maggior accumulo adiposo. Seppur venga spesso discusso sul fatto che variazioni ACUTE nel fisiologico non portano ad evidenti azioni anaboliche DIRETTE, è invece dimostrato e dimostrabile come variazioni nel fisologico CRONICHE possano favorire il guadagno di massa magra o comprometterla notevolmente in chi si allena contro resistenza (9), oltre a tutti i chiari effetti sulla sfera sessuale.
La morale della favola:
Se si ha una buona efficenza nella gestione glucidica ed un'ottima sensibilità insulinica possiamo prediligere diete high carb/low fat per metter massa e restare magri. È bene comunque ricordare che non solo un alto carico glucidico può stimolare un importante secrezione insulinica, ma anche un grosso pasto misto. Diete iperglucidiche (o comunque ipercaloriche) protratte molto a lungo peggioreranno inevitabilmente la nostra sensibilità insulinica, portando dapprima allo stallo e poi facendoci regredire. Se si ha una cattiva sensibilità insulinica e una scarsa flessibilità metabolica, approcci low carb saranno un'arma vincente per stabilizzare la secrezione insulinica e riacquisire una buona sensibilità. Anche diete ipoglucidiche-iperlipidiche, protratte troppo al lungo nel tempo, possono causare resistenza insulinca, seppur attraverso meccanismi differenti. Il segreto resta comunque ciclizzare. Ciclizzare periodi ad alto, medio e basso apporto glucidico, così come alternare periodi di dieta ipercalorica a ipo e normo calorica.
Le "altre" funzioni dell'insulina
L'insulina è un ormone indispensabile nell'uomo, soprattutto per il metabolismo glucidico. In questo trattato però non verranno illustrate le informazioni generiche su tale ormone, né tantomeno i suoi effetti sui livelli glicemici. Qualora vogliate farvi prima un excursus generale sulla struttura, le funzioni e il ruolo dell'insulina potete leggere informazioni su un nostro vecchio articolo in merito, che riportiamo QUI.
Effetti extraglicemici dell'insulina:
- Inibizione della proteolisi
- Stimolazione della lipogenesi
- Inibizione della lipolisi
- Stimolazione della sintesi proteica (fattore controverso, approfondiremo in seguito)
- Antiaggregazione piastrinica
- Emoconcentrazione
- Crescita cellulare
- Effetti vari sul SNC
Un'ultima curiosità
L'insulina NON stimola DIRETTAMENTE la sintesi proteica nell'adulto
Sul muscolo, l'insulina non ha un effetto costante e riproducibile sulla sintesi proteica. Nella letteratura scientifica ci sono dati discrepanti e questo è causa di dibattito. Quel che è certo è che ad oggi si può affermare con certezza soltanto la capacità di ridurre la proteolisi in soggetti insulino-sensibili.
Un piccolo accenno sul rapporto tra insulina, carboidrati ed allenamento:
La migrazione di recettori GLUT4 verso la superficie, così come la loro captazione di glucosio, non sempre risulta essere insulino-dipendente. Si è osservato infatti come l'attività fisica ad alta intensità con stampo glicolitico sia capace di attivare i GLUT4 in assenza d'insulina. Inoltre esistono altri recettori per il glucosio, in particolare i GLUT1, che hanno un ruolo di captazione del glucosio insulino-indipendente. Il ruolo principale deiGLUT1 uno infatti è quello di garantire un apporto glucidico costante e sufficiente al SNC ed ai tessuti glucosio dominanti a prescindere dai livelli circolanti d'insulina.
Ecco che utilizzare carbo ad alto IG nell'immediato post w.o non risulta essere strettamente necessario, meglio optare per una mix di carboidrati a rilascio graduale, con aggiunta EAA e Leucina per massimizzare al contempo la sintesi proteica. Se abbiamo eseguito una seduta in stile PowerBuilding e abbiamo lavorato in modo consistente nel sistema energetico anaerobico alattacido, aggiungere creatina post w.o potrebbe essere indicato. Per approfondimenti visita la nostra sezione Integrazione&Nutraceutica. Ulteriori approfondimenti li troverete nel nostro libro in formato digitale, in uscita a Novembre 2017. Sotto troverete il link per il gruppo di lancio e supporto post-vendita, quindi se avete Facebook.... non mancate al CountDown!
Riferimenti parziali
(1) Ferrannini E, Galvan AQ, Gastraldelli A, [...]. Insulin: new roles for an ancient hormone.
(2) Tessari P, Trevisan R, Inchiostro S, Biolo G, Nosadini R [...]. Dose-response curves effect of insulin on leucine kinetics in humans
(3) Fukagawa NK, Minaker KL, Rowe JW [...]. Insulin-mediated reduction of whole body protein brekdown. Dose-response effects on leucine metabolism in postabsorptive man.
(4) Tessari P, Pehling G, Nissen SL, Gerich JE [...]. Regulation of whole-body leucine metabolism with insulin during mixed-meal absorption in normal and diabetic humans.
(5) Du J and Mitch WE. Identification of pathway controlling muscle protein metabolism in uremia and other catabolic conditions.
(6) Ginsberg HN, Zhang Yi, Hernandez-Ono A. Regulation of plasma triglycerides in insulin resistence and diabetes
(7) Bonadonna RC, Groop LC, Zych K [...]. Dose-dependent effect of insulin on plasma free fatty acid tournover and oxidation in humans.
(8) De Feo P, Gaisano MG, Haymond MV. Differential effect of insulin deficiency on albumin and fibrogen synthesis in humans.
(9) Kvorning T, Andersen M, Brixen K, Madsen K. Suppression of endogenus testosterone production attenuates the respose to strength training.
Autore:
Lorenzini Mattia ( Personal Trainer e Team Manager di CorporeSano)
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