Il Muscolo Scheletrico e la contrazione muscolare (Prima Parte)
Il muscolo è un tipo di tessuto muscolare con la capacità di accorciarsi e allungarsi in base all’impulso trasmesso dal Sistema Nervoso Centrale. Nel corpo umano possiamo fare tre grandi classificazioni di muscoli:
- Muscolo striato scheletrico che è responsabile di una contrazione volontaria dell’apparato locomotore
- Muscolo striato Cardiaco con contrazione involontaria del Miocardio e dei muscoli del cuore
- Muscolo liscio che è sempre involontario ma che è presente a livello viscerale
Di quest’ultimo si può fare anche una differenza unitaria e multi-unitaria a seconda della divisione delle fibre e dell’innervazione del motoneurone che la stimola.
Il muscolo striato scheletrico
Il muscolo scheletrico ha origine e inserzioni sull’osso indipendentemente se si tratta di muscoli mono o biarticolari. Si attacca ad esso per mezzo dei tendini (cartilagine, collagene) che si estendono fino alla parte carnosa del muscolo, talvolta fino alla parte interna. La parte attiva del muscolo è dove avviene la contrazione muscolare ed è raccolta superficialmente dall’Epimisio che ha più suddivisioni:
- La miofibrilla che è l’unita muscolare più piccola
- Le fibre sono l’insieme delle miofibrille
- Il fascicolo è l’insieme delle fibre, diviso da una lamina sottile chiamata Endomisio
- Esternamente ai fascicoli c’è il Perimisio che divide i singoli fascicoli
- Infine l’Epimisio tiene uniti tutti i fascicoli formando il muscolo completo formando il fascio muscolare
La fibra muscolare è un elemento polinucleato che ha una lunghezza variabile fino a 4 cm con nucleo ben visibili lungo tutta la periferia. È ricca di mioglobina, una sostanza che lega a sé l’ossigeno che ha similitudini con l’emoglobina, la quale conferisce il colore rosso alle fibre di tipo I, sono presenti infine molti mitocondri e un Golgi ben sviluppato. Tagliando trasversalmente una fibra si possono notare le singole miofibrille disposte parallelamente che si articolano in sarcomeri.
La struttura interna della fibra
La membrana della fibra è detta Sarcolemma che racchiude una struttura molto complessa. Sulla sua superficie si trovano dei canali perpendicolari chiamati “Tubuli T” che si ripetono lungo tutto il percorso. La funzione di quest’ultimi è quella di portare dentro la fibra l’impulso elettrico che dà luogo alla contrazione. Longitudinalmente a coprire le miofibrille c’è disposto il Reticolo Endoplasmatico o Sarcoplasmatico il quale forma una fitta rete di canali che incontrandosi ai lati dei tubuli formando delle cisterne che hanno il nome di “Triade” (Tubulo T + 2 Cisterne = Triade). La funzione del Reticolo è quella di deposito di ioni di Ca2+.
Sul Sarcolemma si unisce una terminazione nervosa che prende il nome di motoneurone, quest’ultimo si presenta con una parte globosa accolta in un’invaginazione sulla membrana. Disposti sulla membrana si trovano i recettori dell’Acetilcolina che serve per innescare la contrazione inviata dal motoneurone, mentre subito sotto la membrana sono presenti i mitocondri.
Prima di passare al sistema della contrazione nei dettagli volevo ricordare la funzione del Costamero. Questo sistema serve a far accorciare la membrana insieme al Sarcomero poiché senza sincronia non sarebbe possibile la contrazione. Questo sistema è formato da due strutture:
- Il complesso Distrofina-Distroglicano che si lega da un lato all’Actina (che vedremo successivamente) e dall’altro al Sarcolemma a cui si lega attraverso le proteine di membrana che sono i Distroglicani. Successivamente si lega alla matrice extracellulare tramite le Laminine. Un deficit di sintesi di Distrofina provoca distrofie più o meno gravi che possono portare alla paralisi.
- Il complesso delle Integrine che si legano sul versante interno alle Miosine attraverso le actine legandosi anch’esse alla matrice extracellulare con le Laminine
In questo modo si mantiene la connessione attiva tra membrana e sarcomero potendo accorciare il muscolo messo in contrazione.
Nel prossimo articolo analizzeremo la struttura delle miofibrille e il meccanismo di contrazione muscolare nel dettaglio per spiegarlo il più chiaro possibile. Vedremo il processo come nasce e si evolve lungo il percorso chiarendo i meccanismi che portano alla contrazione muscolare.
Articolo scritto da: Lukblack Giorgio
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