L’ACQUA, IL VALIDO (E PIU EFFICACE) SOSTITUTO DELLA YOHIMBINA PER UN ATLETA DI NATUTAL BB E NON SOLO [ARTICOLO COMPLETO]
L'AZIONE DELLE SOSTANZE STIMOLANTI
Come supporto ai protocolli dimagrimento vengono solitamente proposti protocolli d'integrazione più o meno efficaci volti a migliorare la mobilizzazione degli acidi grassi e la lipolisi. Trai più comuni troviamo senz'altro Yohimbina ed Efedrina, seguono poi la caffeina e la sinefrina. Se andiamo ad analizzare bene le caratteristiche di questi prodotti tutti hanno un azione in comune, la produzione di catecolamine (adrenalina e noradrenalina). I meccanismi di feedback regolatorio a livello del SN riescono però dopo le prime settimane a sottoregolarne la produzione da quà l'esigenza di "staccare" perchè "assuefatti" da stimolanti. La Yohimbina però, ha un effetto non solo stimolatorio sulla produzione di catecolamine ma pure un effetto antagonista verso i recettori alfa 2 adrenergici, deputati alla regolazione tramite feedback negativo delle catecolamine in circolo. Molti tecnici oltreoceano la consigliano prima di protocolli dimagranti, lo stesso Lyle McDonald la consiglia insieme alla caffeina prima della sessione nel suo Stubborn fat Protocol. La disattivazione degli alfa 2 porta quindi il corpo a "non accorgersi" dell' "eccesso" di catecolamine in circolo conducendo ad azione lipolitica pressochè costante... ma non sono quì per parlare di Yohimbina cerchiamo di capire quindi il perchè di questa intro.

QUALCHE PAROLA CHE E' UTILE CONOSCERE:
Catecolamine: Derivanti dall'aminoacido tirosina. Le catecolamine più importanti sono l'adrenalina, la dopamina e la noradrenalina. Sono rilasciate dalle ghiandole surrenali in situazioni di stress come stress psicologico o cali di glicemia.
IL BOLO D'ACQUA, LA YOHIMBINA DEL NATURAL BB
Viene considerato un "bolo" d'acqua l'assunzione massiccia (maggiore o uguale a mezzo litro) di liquidi (acqua appunto) in un unità di tempo molto breve (uguale o inferiore a 2 minuti). L'assunzione d'un bolo d'acqua aumenta seppur temporaneamente (poi avviene una reazione regolatoria a carico dell'ormone ADH e non solo che tramite l'escrezione di sodio ed acqua ripristina la volemia originaria) la volemia del sangue (a carico del plasma) causando una cascata di effetti biologici (si consiglia al bolo d'acqua di aggiungere un pizzico di sale per non scompensare l'equilibrio elettrolitico). Come prima cosa l'aumento della volemia stimola la produzione di due peptidi, l'ANP da parte del cuore e il BNP da parte del cervello. L'organo adiposo ha recettori di ANP e BNP che innescano tutta una cascata di segnali che a valle portano all'attivazione della lipasi. L'aumento della volemia induce anche un rilascio di noradrenalina, catecolamina che agisce sui recettori beta adrenergici. I recettori beta adrenergici a loro volta stiomoleranno la lipolisi e il rilascio di acidi grassi nel flusso ematico. I recettori alfa 2 adrenergici (quelli "agonisti" della yohimbina) che si occupano dei meccanismi di feedback negativo sulle catecolamine circolanti, diminuiscono di numero in presenza di elevate quantità di acidi grassi in circolo. Ma la cosa interessante arriva adesso... l'angiotensina 2. L'angiotensina 2 interviene solitamente in risposta ad una diminuzione di a2 con un meccanismo di feedback che porta alla loro proliferazione, ma un aumento della volemia inibisce la produzione di angiotensina 2, portando nel tempo ad una diminuzione stabile di recettori alfa 2 adrenergici (stessa azione della yohimbina ma senza il probabile effetto robound... più probabile invece con la soppressione farmacologica a carico della yohimbina che di fatto non contrastando l'angiotensina, farà si che i recettori alfa 2, pur disattivi, prolifichino. Alla sospensione d'assunzione di yohimbina ci troveremo con molti alfa 2 quindi ad un probabile forte e dose-tempo-dipendente effetto rebound).
PROTOCOLLI E APPLICABILITA' NELLA FASE DI CUT

Se studiamo lo STBFP infatti leggiamo quanto segue:
- Svolgere l'esercizio di prima mattina in stato di digiuno.
- 30 min. prima dell'esercizio consumare 200 mg di caffeina, 0.2 mg/kg di yohimbina, e 1-3 gr di tirosina.
- Svolgere 5-10 min di riscaldamento.
- Svolgere 10 min di HIIT, preferibilmente con 30" di sprint e 30" di intervallo per 10 volte, oppure 60" di sprint e 60" di intervallo per 5 volte. McDonald consiglia di scegliere una macchina cardio che non si è abituati a usare, questo per aumentare i livelli di catecolammine.
- Al termine dei 10 min risposare 5 min per permettere agli acidi grassi di essere rilasciati nel torrente ematico.
- Svolgere dai 20 ai 40 min di attività aerobica vicino alla soglia anaerobica per massimizzare la spesa lipidica.
- Aspettare un'ora prima di mangiare dal termine dell'allenamento.
LA SPOT REDUCTION
L'esistenza o meno del dimagrimento localizzato è da sempre oggetto di dibattito nel mondo del Fitness. Seppur sia oramai quasi univocamente dimostrata la sua inesistenza, la possibilità che possa avvenire nasce dall'osservazione di un vecchio studio di A. Paoli dove viene proposto un protocollo (SR) che consisteva nell'inserimento di esercizi specifici per determinati distretti (nei quali vogliamo indurre il fenomeno) all'interno
di un protocollo cardio o cardiofit. I dati estrapolati da tale studio sembrano confermare tale possibilità. Tuttavia lo stesso A. Paoli probabilmente dovrà rivedere la sua posizione a seguito di un nuovo recente studio, effettuato con tecnologie più moderne e sofisticate sul medesimo protocollo, ma non ancora pubblicato. Detto ciò bisogna però dire che in base ad esperienze aneddotiche, sembra vi sia una riduzione della plica in zone trattate con protocollo SR. Anche qualora questo non fosse direttamente dovuto dalla perdita localizzata di adipe ma da fenomeni ancora poco conosciuti, in una fase di estrema definizione quello che conta non sono i numeri ma il risultato estetico quindi...
perché non provare? Tra l'altro inizio a pensare che si sia "cercato nel posto sbagliato" e che il fenomeno del "dimagrimento localizzato" dipenda dalla SENSIBILITA' INSULINICA SELETTIVA (per chi non avesse letto il mio post lo trova QUI) e non da una perdita di tessuto adiposo per utilizzo locale... ma a prescindere dal perchè... visto che funziona... cominciamo!
Spot Reduction in pratica:
- Bike 8'
- Crunch 30 rip.
- Obliqui 100 rip.
- Push down 30 rip.
- Armoergometro 5'
- Crunch inverso 30 rip.
- Tate press bil EZ 30 rip.
- Treadmill 5'
- Crunch libretto 30 rip.
- Side bend sing (no stop) 50 x lato x 2
- Push down 30 rip.
- Bike 5'
LA MIA PROPOSTA – STUBBORN-SR! [Con spunti di Extreme Cut]
Un’idea potrebbe essere quella di tagliare la testa al toro, inserendo in uno stubborn fat protocol esercizi specifici per la zona ostinata creando una sorta di stubborn-SR. Un esempio per l'addome potrebbe essere così strutturato (sostituire gli esercizi per l'addome con quelli per la zona interessata):
- Svolgere l'esercizio di prima mattina in stato di digiuno... prima di iniziare bere 400-500ml d'acqua + un pizzico di sale
- Assumere 150mg di caffeina + 50mg di sinefrina titolata
Eseguire il seguente protocollo:
- 5' di camminata in salita
- 6'/8' di cardio LISS
- Superserie: Crunch 1 x max (esplosivo e senza mollare la tensione in basso minimo 30) + 1 x Planx max tempo possibile (non meno di 45'' non più di 2')
- Bere un bolo d'acqua (400-500 ml + 1 pizzico di sale)
- Cardio HIIT su Bike 20''/40'' x 6-8 volte
- Triserie: Crunch 1 x max (esplosivo e senza mollare la tensione in basso minimo 30) + 1 x Planx max tempo possibile (non meno di 45'' non più di 2') + obliqui
- Bere un bolo d'acqua + un pizzico di sale
- 5' di camminata blanda in salita
- 15' di cardio LISS
APPORTO IDRICO QUOTIDIANO
La funzione pocanzi descritta dell'acqua è comunque la punta dell'iceber delle innumerevoli motivazioni che rendono IMPORTANTISSIMA l'idratazione. Al di là di questa particolare modalità d'assunzione utilizzabile nel protocollo descritto o comunque sotto "stack stimolante", l'apporto idrico quotidiano dovrebbe essere costantemente garantito e sufficiente (quando si presenta il senso di sete, se non altrerato) siamo già in parte "disidratati". La disidratazione è uno stress organico che si somma agli altri stressor. Inoltre se stiamo praticando sport anche una leggera disidratazione provoca un calo di performance (soprattutto di forza) e aumenta l'esposizione all'infortunio. Ma la domanda è... quanta acqua bere?
La risposta la dividerei in tre macro aree:
- Quantità minima per il corretto funzionamento organico: 1 ml x Kcal spesa (i famosi 2Lit consigliati derivano dal fatto che la normocalorica "media" per le RDA viene riconosciuta intorno alle 2000 Kcal (basta leggere l'etichetta d'un alimento qualsiasi per vederlo). A questa va aggiunta l'acqua persa durante l'attività fisica (eventuale). Nelle stagioni calde si parla invece di 1,5 ml / Kcal x spesa.
- Quantità d'acqua consigliata al bodybuilder (o comunque allo sportivo): si parla almeno di 0,5 lit ogni 10 Kg peso corporeo TOTALE. Quindi basta dividere il proprio peso x 2 ed aggiungere la virgola. Io ad esempio che peso attualmente 84 Kg dovrei bere: 84 / 2 = 41 ... metto la virgola (che significa dividere per dieci)... 4,1 lit di acqua al giorno.
- Per un atleta più navigato, che vuol far le cose con precisione... si fà riferimento alla FFM (massa magra). Si consiglia di bere tra 0,7 e 1,2 lit di acqua ogni Kg di FFM.
PER APPROFONDIRE SUI CONTENUTI E SUI PROTOCOLLI:
-
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